E’ stata pubblicata sul Blog Il mondo incantato dei libri la recensione di Elisa Santucci, fondatrice e amministratrice del Blog. Ringrazio Elisa Santucci per la bellissima recensione, per leggerla cliccare il link qui sotto:
RECENSIONE DI E ASCOLTAI SOLO ME STESSO
Trascrivo di seguito la recensione:
RECENSIONE
a cura Elisa Santucci
Introduzione
Un romanzo di formazione, la bella narrativa italiana che pian piano si trasforma in un romanzo di formazione con la struttura tipica dei romanzi del Novecento. Uno scegliere cosa diventare ed essere ascoltando solo se stesso.
Recensione
Un uomo , un ragazzo e la piccolezza di un paesello sul mare al Sud della Francia: Saintes-Maries-de-la Mer, alla fine degli anni 60 del secolo scorso. Pochi abitanti, una chiesa , un parroco che avrà parte attiva nella storia, un bar dove gli uomini del paese bevono e giocano a carte, pregiudizi e pettegolezzi senza fondamenta rappresentano il luogo ed essenza narrativa del romanzo.
Jacques, un ragazzo come tanti che ama poco studiare, una punizione paterna che diventa la possibilità per il ragazzo di crescere, maturare e diventare un uomo retto ed empatico.
L’autore con pochi tratti riesce a tracciare perfettamente la psicologia e l’essere di ogni personaggio che incontriamo in questo viaggio letterario, anche se secondari che appaiono in una scena, uso la parola scena perché il romanzo di Giovanni Margarone ti mostra le scene e l’interiorità dei personaggi come fotogrammi di un film.
La grettezza e la chiusura mentale di un paese sfidata con forza da un ragazzetto poco più che adolescente, prende le distanze dal posto in cui è nato e cresciuto, da suo padre, due donne sono l’esempio positivo , con la loro dolcezza e libertà mentale fanno da guida a questo ragazzo che sta formando la sua personalità : la mamma e Josephine il suo primo amore .
La bella copertina ci mostra un vecchio ed un ragazzo, riportandomi alla memoria letture adolescenziali come il vecchio e il mare di Hemingway, e il rapporto speciale che si costruiva tra nonno e nipote, attraverso i racconti di vita, queste abitudini familiari ormai estinte in questi tempi in cui tutto si brucia velocemente, erano formative e di confronto per i giovani .
Michel Dupont ,un uomo anziano , di origini spagnole, protagonista secondario che durante la storia cresce e di interseca con la vita del protagonista principale. L’incontro tra i due è di fondamentale importanza per la vita di entrambi, attraverso il racconto della vita travagliata di Michel ,il romanzo affronta un tema attualissimo: la fuga all’estero per sfuggire all’orrore di una dittatura feroce come fu quella franchista in Spagna, l’arrivo in Francia dove è stato sempre considerato lo straniero da escludere dalla vita sociale del paese dove decide di fermarsi. L’incontro con Jacques è da subito basato su empatia e affetto, quasi un nonno, il ragazzo riesce a portare una ventata di vita nella solitaria e triste vita di Michel.
L’accettazione del diverso, la grettezza ,la paura di ciò che non si conosce da un lato, un ragazzo con l’impeto della sua giovinezza che sfida tutto e tutti dall’altro, del resto i grandi cambiamenti sono sempre avvenuti per mano dei giovani ancora pieni di ideali e buoni sentimenti.
Conclusioni
Un romanzo avvincente, narrativa di qualità con attenzione alla linguistica, ma allo stesso tempo una storia che non ti permette di staccarti dalle sue pagine; affronta temi interessanti in questi tempi bui e pieni di pregiudizi, attacchi gratuiti verso chi non si conosce, il diverso fa paura, chi arriva da un’altra nazione ci spaventa. Un bel viaggio letterario, per me un bel libro è un viaggio. Merita sicuramente di essere annoverato tra la bella narrativa italiana. Non potete fare a meno di leggerlo.
Bravo e complimenti 😊
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